Lettera di Lucianino a Giuseppe Conte

Lucianino, un bimbo di 10 anni, tiene un diario come richiesto dalla maestra. Questo è quanto ha scritto per il 12 novembre 2020 dedicato al Presidente del COnsiglio Giuseppe Conte.

Firenze 12 novembre 2020

Oggi, 12 novembre, ho traslocato in casa di un amico del babbo. Lui dice di essere conte, ma invece sta in un casino in affitto alla casamonica, tutto oro e disordine, senza wi-fi, senza dati, con un modem 56k che possiamo usare solo quando non è al telefono con tale Rocco, e delle sedie con delle rotelle che la moglie Domenico ci obbliga a stare fermi immobili. Sul ripiano della sedia ho mangiato quello che lui ha ordinato per delivery: una frittatina di pochi euro che ci siamo divisi tra milioni di persone, più un “rinforzino” - come lo chiama lui - di nove pdf di numero, mezz’etto di indicatori e un quarto di lockdown sfuso. Tutto, vitto e alloggio, per centocinquantamila lire - che mi pare proprio una rapina - anche se lui per fare il conte, chiama “castello” un aggeggio di tre locali loculi, dove mi toccherà dormire assieme al ministro, un ometto secco e rifinito come il suo nome, Speranza, e la figlia Comitato Tecnico Scientifico, che per fortuna non dà noia perché è un’handicappata incapace di parlare e camminare alla sua età. Io dico che codesto conte o è un gran bugiardo o si è ridotto come un disperato.

Dieci e lode.

foto diario di Lucianino