Progettare è equilibrio

Un progetto che merita di essere realizzato ha equilibrio nella composizione.

  1. È parte di uno schema.
  2. Si adatta al tema.
  3. Richiama l’attenzione sull’oggetto.
  4. Richiama l’attenzione sul contesto.

Questi quattro elementi fanno una composizione equilibrata, come quella di un disegno.

Lo schema

In un progetto è importante stabilire l’andamento degli obiettivi e delle attività per realizzarli. Un foglio bianco da disegno è spaventoso non perché sia vuoto, ma per le troppe possibilità di sviluppo: l’ansia è generata dalla scelta. Aiutarsi con gli schemi è utile perché consente di usare la confidenza con altre soluzioni adottate altrove.

Il progetto centrato

Le attività sono concentrate in un cerchio dentro cui sta l’obiettivo. Dal cerchio dell’obiettivo si diffonderanno gli effetti su tutto ciò che sta attorno.

Il progetto a livelli

Le attività sono stratificate su livelli come un triangolo, dalle più basilari a quelle che man mano finalizzano l’obiettivo. Rispetto al primo, il progetto centrato, quello a livelli attrae verso di sé il contesto in base alle relazioni che seguono le direttrici dai vertici delle attività, proprio come un triangolo su un foglio.

Il progetto a incroci

Le attività seguono uno schema di relazioni incrociate, in cui un’attività si scambia con un’altra stando in relazione con un’altra ancora. Ogni attività è una strada che si incrocia con altre e l’obiettivo è il percorso per andare dal punto A al punto B. Il contesto scorre ai fianchi delle attività con molte possibilità diverse in base al percorso che non ha gerarchie ma sono un inizio e una fine. Come un paesaggio.

Il progetto a S

Le attività hanno un unico filo che le lega una con l’altra, e questo filo si sviluppa sinuoso nel contesto per avvolgerlo il più possibile. Rispetto a quello ad incroci la sequenza delle attività è unica e il contesto è strettamente influenzato da essa.

Il progetto quadrato

Le attività sono organizzate in modo tale da condizionare ogni suo elemento del contesto. Il progetto quadrato diventa esso stesso il contesto, o in alcuni casi, crea il contesto stesso.

Il tema

Un progetto è fatto di attività, obiettivi e contesto. Il tema di un contesto sono le necessità e i bisogni a cui il progetto deve rispondere con il suo obiettivo. Pensare un progetto senza adattarlo al tema significa non recepire quello che chiede il contesto, quindi di non avere alcun impatto (o addirittura avere un impatto dannoso).

L’oggetto

Un progetto può essere generico o puntuale, e questo dipende dalla capacità di ricezione del tema. In alcuni casi è il contesto stesso a non esprimere in forma chiara il proprio tema, avendo necessità e bisogni confusi. Per questo l’individuazione dell’oggetto è molto importante. Ad esempio il tema “digitalizzazione” è molto generico, quindi cerco di ridurre le dimensioni del contesto. È importante prendere tempo per porsi le domande più semplici e per questo è importante scegliere attentamente i dati e gli indicatori presenti nel contesto. La quantità di dati e indicatori e la disposizione nel contesto mi aiuteranno a scegliere lo schema in relazione all’oggetto.

Il contesto

Un contesto dice sempre tante cose, è difficile capire in quale lingua le dice. Se sono fortunato è una lingua che conosco, come conosco anche le persone che ne fanno parte. In altri casi le persone, i fenomeni e le cose parlano lingue diverse ed è difficile tradurre le necessità e i bisogni. Per questo un progetto che non richiama l’attenzione sul contesto, è in contrasto con tutti gli elementi del contesto perché non considera le necessità e i bisogni.

Fuori dalla metafora

Purtroppo il mio condizionamento è la mia formazione. Sono stato un pittore per troppo tempo e il mio sguardo legge tutto ciò che coglie come un insieme di superfici che riflettono in vario modo la luce. Faccio fatica a progettare secondo schemi meccanici e automatici, e la mia frustrazione è sbagliare il tempo con cui soddisfo le necessità e i bisogni. Lo sforzo di progettare non è tanto nell’ideazione, che nasce dalla fantasia, ma nei tempi di formalizzare ed eseguire l’idea. Spesso sono le aspettitive troppo a breve termine a ridurre l’impatto di un progetto. Soprattutto un progetto che ha bisogno dell’uso di metafore per descrivere gli obiettivi, è un progetto che parla a sé stesso e a chi lo pensa ma non si relaziona con il contesto.

Gli schemi e i metodi

Gli schemi riducono il ricorso alla metafora perché mostrano come un progetto vuole inserire le attività nel contesto. Allo stesso modo i metodi mostrano come verranno svolte le attività senza inventare ogni volta qualcosa di nuovo. Un progetto deve dare entusiasmo e confidenza al contesto, tanto più l’obiettivo vuole agire nel contesto.

Progettare è equilibrio

Ci vuole pazienza, basterebbe come sintesi di tutte queste parole. Serve pazienza per capire la lingua del contesto, adattare l’obiettivo al tema, mettere in risalto l’oggetto, il tutto per fare in modo che il progetto sia uno strumento per aiutare il contesto a migliorarsi. Un progetto è l’equilibrio tra tutte le parti.