Il ciabattino dei dati
All’apparenza sciatto ed obsoleto, il ciabattino dei dati alza ogni giorno la serranda dei repository e controlla il martello, la colla e i chiodi.
Accoglie con fastidio i clienti che interrompono il suo lavoro. Non ha tempo per le ciacole, ha da pensare ai dati e la scarpa non è mai da buttare.
Il ciabattino la riconosce se è fatta bene.
Gli porti una visualizzazione e ti guarda asociale “mi spiace, questa è una scarpa sleale, vi mettete ai piedi dati di plastica e gomma che non si possono riparare”.
Torna ai suoi schemi monocromi con sollievo.
Chi cammina male pensa male.
Se non si ripara non ti porta da nessuna parte.
Preferisce l’assenza e repository da sistemare.
Gli odori di passi andati misti al mastice e il ritmo del martello, tra metadati e pezzi di codice.
Il suo mestiere è piatto ma non teme le strade brulle e il tradimento del ghiaccio.
Lui sa risuolare i dati.