Ridurre il rumore
Nino Cartabellotta in una sua intervista dice:
Non è nemmeno stata standardizzata una scheda di raccolta dati per i pazienti positivi al Coronavirus. Di cui oggi non sappiamo assolutamente NULLA.
Ho cercato da totale ignorante sul sito del World Health Organization e non è facile trovare schemi metadati che permettano una raccolta uniforme e confrontabile. Quindi vado al punto: smettetela di organizzare raccolte dati e dare consigli su come gestire lo smartworking o come riadattare le infrastrutture. Per due motivi:
- i dati raccolti e messi in formato interoperabile aumentano un rumore di dati non organizzati, complicando le icerche.
- lo smartworking richiede investimenti di tempo e denaro che ora non ci sono (e non ci saranno per un bel po’)
Io non voglio essere un esempio e chiedo di ridurre il rumore e la propria visibilità. Serve alla lucidità, alla selezione delle informazioni.
Ci sono tante cose da fare:
- intrattenere i bimbi che non sono a scuola
- aiutare gli insegnanti a distribuire online le lezioni
- portare la spesa a qualcuno in difficoltà
- studiare
- studiare
- eliminare ogni assunto che inizia con “basta che […]”
- selezionare le persone da come pesano le parole e gestiscono la complessità
- pensare a nuovi modelli per il proprio sostentamento
Nulla sarà come prima e non sarà il caldo a salvarci dalle nostre cattive abitudini o sciatterie accumulate in questi anni.